Canone Rai: la novità lascia senza parole, ecco il nuovo prezzo

Novità in merito al Canone Rai, che da sempre identifica qualcosa di a dir poco “detestato” ma che resta formalmente obbligatorio nella sua forma comune ed effettiva, in modo particolare riguarda gran parte della popolazione italiana. La novità in questione riguarda il prezzo, condizione che ha fatto già discutere parecchio anche in ambito politico.

A partire dal 2025 infatti sarà evidenziato un aumento sensibile del costo della tariffazione dell’imposta televisiva, chiamata generalmente “canone” pur essendo qualcosa di sensibilmente diverso, in quanto è come detto una tassa in tutto e per tutto.
Cosa cambierà per tutto l’anno corrente in merito a questa tassa, e naturalmente, quanto pagheremo?

Tariffazione televisiva

Non è cambiato di una virgola il concetto di tassa applicata alla televisione: il Canone Rai è stato concepito fin dalla prima diffusione di questo oramai fondamentale elettrodomestico, in particolare sulla falsariga di un editto statale che già dagli anni 30 era attivo per il possesso delle radio in casa. Anche il Canone Rai per il 2025 segue questa logica, essendo una tassa sul possesso e non sul consumo.

Ciò significa che si paga un importo fisso, calcolato sulla presenza calcolata come “naturale” della TV, quindi non è obbligatorio pagarlo se non si dispone di un TV in casa (la configurazione legale infatti identifica la TV come strumento in grado di ricevere il segnale dell’antenna) anche se oramai dai quasi 10 anni il Canone televisivo viene calcolato in automatico.

Quanto pagheremo?

Questo avviene dal 1° gennaio 2016, da quando il corrispettivo è stato legato alla bolletta della luce quindi la tariffazione elettrica: il Canone Rai è stato rateizzato e ridotto nel suo importo da 113 euro a 90 euro, fino al 2024, quando è stato portato ad un taglio, rivelatosi momentaneo, di 20 euro. Nel 2024 infatti l’importo è stato ridotto a 70 euro.

  • Per il 2025 però questa riduzione non è stata confermata, quindi si tornerà a pagare 90 euro annui
  • Opportunamente rateizzati in 10 mesi su 12, generalmente da gennaio ad ottobre, calcolando 9 euro al mese

Non si tratta quindi di un aumento vero e proprio ma di un ritorno al recente passato che ha visto anche vari partiti della maggioranza entrare in disaccordo per questo motivo: il Canone televisivo è un argomento estremamente conosciuto in quanto identifca un obbligo di pagamento a dir poco fastidioso e ritenuto obsoleto.

Resta però necessario: oltre il 50 % della popolazione italiana nonostante questa “integrazione” in bolletta non paga regolarmente l’imposta televisiva che è concepita per sfruttare il concetto di finanziamento nei confronti del servizio pubblico. Cosa che non è comunque sufficiente, il Canone Rai probabilmente continua ad esistere perchè non risulta efficace nella sua forma attuale.

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