Il motivo per il quale ho deciso di scrivere questo breve pezzo è aiutare, chi si appresta ad aprire uno shop online, a comprendere le differenze tra due piattaforme particolarmente in voga in questo periodo: Prestashop e Woocommerce. Negli ultimi due anni, insieme ai miei collaboratori, abbiamo realizzato una dozzina di progetti tra Woocommerce e Prestashop per PMI. Questi sono siti web: tutt’ora online, funzionanti, che fatturano regolarmente e dove è attivo un rapporto di collaborazione con il cliente.
Grazie a queste esperienze mi sento di poter scrivere un punto di partenza per una valutazione realistica delle differenze.
Funzionalità
Il metodo usato in questa comparativa è semplice: si evidenziano le funzionalità native di Prestashop (PS d’ora in poi) che non sono supportate da Woocommerce (WOO d’ora in poi). La “natività” delle funzioni è un concetto fondamentale nel giudizio di una piattaforma; in un paragrafo più avanti affrontiamo proprio la questione dell’aggiunta di plugin di terze parti, al fine di estendere l’offerta delle features.
Funzionalità Prodotti
- Selettori personalizzati per gli attributi. Pensiamo a una scheda prodotto di una maglietta, dove si possa scegliere il colore. Con PS è possibile associare come oggetto UI un colore o un’immagine. WOO utilizza invece il semplice menu
select
a discesa, un elemento non particolarmente accattivante per l’utente. - Condizione prodotto nuovo e usato. Non è una casistica che abbiamo mai incontrato, ma PS è in grado di gestire tutta una serie di differenze che riguardano l’acquisto di prodotti usati rispetto ai nuovi.
- Codici Prodotto. WOO consente, sì, di inserire un codice univoco per ogni referenza, ma non ha una gestione di tutti quei codici ulteriori come l’EAN13 e altri internazionali (jan, upc, …).
- Calcolo sconti stock. Con PS si possono organizzare cambi di prezzo in base alle quantità di prodotti messi nel carrello e visualizzare le variazioni direttamente sulla scheda prodotto.
Gestione del catalogo
- Importazione CSV del database. PS offre un’intera area dedicata all’importazione di prodotti, categorie, clienti e ordini. E’ vero che anche WOO essendo basato su database MySQL può importare via CSV qualsiasi database esistente, ma l’operazione deve venire effettuata da un esperto che andrà a operare manualmente sulle query del db. Una faccenda più che delicata.
- Gestione avanzata del magazzino. Questo aspetto di PS meriterebbe una guida a parte. In parole povere PS è dotato di un vero e proprio gestionale integrato, che può gestire: magazzini multipli, collegamenti con i POS, avvisi sulle quantità, email di riordino e tutti gli aspetti organizzativi e fiscali di un’attività commerciale.
- Produttori e fornitori. Per associare un marchio a un prodotto su WOO si possono utilizzare delle soluzioni come gli attributi o le tassonomie, ma manca una gestione completa sia dei produttori (i marchi per l’appunto) e soprattutto dei fornitori (ovvero non il marchio diretto ma l’importatore/distributore da cui il negoziante acquista).
Spedizioni
- Corrieri, zone e limiti. In questo campo PS, pur non offrendo un sistema perfetto, è di nuovo un passo avanti a WOO. E’ possibile stabilire delle regole per le quali, ad esempio, se un carrello supera un certo peso si forza la spedizione con un corriere dedicato. Si possono, inoltre, definire tipologie di consegna esclusive per alcuni gruppi di clienti.
- Tassazione e spedizioni. La tassazione è un aspetto molto delicato, soprattutto se si decide di spedire all’estero e PS garantisce la possibilità di impostare le diverse aliquote per ogni singolo corriere e zona di consegna.
- Tracking e notifiche email. In collaborazione con il corriere si può collegare PS al sistema terzo e scaricare le informazioni sullo stato della spedizione; informando con un’email, se si vuole, il cliente a ogni variazione.
Gestione del Negozio
- Collegamento con piattaforme di pagamento. Una questione spinosa per alcuni ecommerce è l’integrazione, per i pagamenti tramite carta di credito, con piattaforme diverse da PayPal. A oggi il supporto delle banche italiane, non è per nulla soddisfacente, ma per esperienza ci sembra che PS goda di più moduli aggiuntivi dedicati ai diversi circuiti di pagamento, rispetto a WOO.
- Gruppi di clienti. Con PS è possibile creare listini e condizioni differenti se i clienti appartengono a un gruppo specifico. Una funzionalità utile nel commercio B2B + B2C oppure nella profilazione di clienti TOP.
- Gestione invio delle email. Su PS si può configurare l’invio di email ai clienti basate su eventi specifici e personalizzati come cambi di stato per ordini e consegne.
- Documenti. WOO manca delle funzioni pensate per l’emissione di fatture/ricevute fiscali e bolle di consegna.
- Statistiche. WOO offre un sistema di statistiche basilare che consente di monitorare il fatturato per mese e prodotto. PS estende i report collezionando una fetta di dati molto più ampia (clienti, rapporto carrelli conversioni, …).
- Multilingua. PS integra la gestione multilingua, multi-valuta e geolocalizzazione. WOO supporta più lingue solo attraverso plugin come WPML.
La questione di plugin e aggiornamenti
Questo elenco di funzionalità, probabilmente un po’ noioso, serve per rendersi conto di quanto possa essere ricco di sfaccettature un progetto ecommerce. Le piattaforme di shop online hanno tutte una struttura basata su plugin o moduli aggiuntivi che estendono le funzionalità native, ma qui la differenza tra PS e WOO è sostanziale.
Attenzione a questo passaggio che è, secondo la nostra opinione, fondamentale.
Come si comporta Woocommerce
WOO è esso stesso un plugin di WordPress (WP d’ora in poi), una piattaforma che richiede continui aggiornamenti. Aggiornare sempre alla nuova versione di WP è estremamente consigliato, per questioni principalmente di sicurezza. Ogni update, tuttavia, richiede che tutti i plugin installati siano compatibili, e quindi aggiornati a loro volta. I plugin sono sviluppati solitamente da autori terzi e non dalla software house che produce WP, la Automattic inc. in questo caso. Questo si traduce in un rischio di incompatibilità futura delle funzionalità aggiuntive oggi installate, perché bisogna avere fiducia di molteplici sviluppatori sparsi per il mondo.
Come si comporta Prestashop
PS è invece una piattaforma sicura che non va aggiornata, se non in particolari casi. Molti moduli, inclusi nella prima installazione, sono inoltre sviluppati direttamente da Prestashop SA. PS offre quindi una garanzia sul fatto che una volta individuato il setup corretto dell’applicativo, questo rimarrà stabile nel tempo.
Il mito della SEO
Due righe vale la pena spenderle anche su alcune dicerie che gironzolano in rete tipo: ”A Google piace WordPress!”. Anche se espresso in maniera un po’ infantile, è comunque corretto dire che WP da un punto di vista SEO sia strutturato bene, ma… La SEO non la fa la piattaforma, ma la strategia! Chi si occupa di strutturare il sito, che sia lo sviluppatore o l’ecommerce manager in PS troverà tutti gli strumenti efficaci per gestire al meglio i motori di ricerca.
Costi
Veniamo a un tema caldo, che interessa soprattutto chi deve investire. Il costo come al solito dipende dal tipo di cura che ha il prodotto finale. Ci sono quindi siti in PS venduti a poco e fatti male, e siti in WOO venduti a molto e fatti bene. Per definire una regola più in generale però, si può dire che il lavoro del designer/sviluppatore su WOO è più semplice che su PS; e quindi le ore lavoro necessarie sono sostanzialmente meno se si usa WP.
WOO è più semplice, PS è più solido.
La questione dei costi dovrebbe tenere in considerazione anche i prezzi dei plugin/moduli aggiuntivi, che su WOO non sono così economici avendo per lo più licenze annuali.
Conclusioni
A leggere questo articolo sembrerebbe esserci un netto vincitore, ovvero Prestashop. In realtà, come spesso accade, la scelta di uno strumento dipende dalle necessità che si hanno. In questi mesi di lavoro abbiamo capito che, se si desidera realizzare un sito web (per un marchio ad esempio) dove il fulcro sia la presentazione del brand e delle collezioni e giusto in aggiunta una funzionalità di carrello elettronico, allora il binomio WordPress + Woocommerce è perfetto. Se, invece, si vuole entrare nel mondo del commercio online e fare della vendita il proprio core business, allora la scelta dovrebbe ricadere necessariamente su Prestashop.
Piattaforme escluse…
Dedico un’ultima nota sul fatto che nell’articolo, per quanto sia chiaro dal titolo, non siano state prese in considerazione altre piattaforme come, ad esempio, Magento. Questa scelta deriva dal fatto che l’esperienza maturata non è sufficiente per darne un giudizio credibile. Dopo anni abbiamo deciso di concentrarci esclusivamente su WordPress e Prestashop. Spero di aver offerto un punto di vista interessante sulla questione e mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni in merito oltre che confrontarci su eventuali approfondimenti.